Illegittimità del licenziamento se determinato da comportamenti mobbizzanti del datore di lavoro
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La Cassazione – con ordinanza del 31 maggio 2022, n. 17702 – ha affermato che deve essere reintegrato il lavoratore che è stato sistematicamente e reiteratamente vessato e mortificato ed, infine, licenziato dall’azienda.
Nello specifico, la Suprema Corte ha ritenuto illegittimo il licenziamento determinato dalla volontà datoriale di “liberarsi del dipendente”, dopo aver adottato nei suoi confronti condizioni lavorative mobbizzanti.
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