Alla Camera le nuove norme sull’orario di lavoro
E’ stato assegnato alla Commissione Lavoro di Montecitorio l’esame della proposta di legge n. 545, contenente misure in materia di orario di lavoro. La proposta istituisce un programma sperimentale per la riduzione dell’orario di lavoro da 40 fino a 32 ore settimanali. Il programma è di durata biennale. Durante questo periodo al lavoratore è riconosciuta la possibilità di ridurre il tempo lavorativo.
A fronte delle ore lavorate in meno non si perde l’intera retribuzione corrispondente. Questo perché si attiva una misura di integrazione salariale di importo progressivo in base al reddito complessivo del dipendente.
Se il reddito è fino a 26.000 euro annui (medio-basso), il lavoratore non perde nulla a fronte del minore orario di lavoro. Se il reddito è compreso tra 26.000 e 43.000 euro (medio-alto), allora viene riconosciuto al lavoratore il 70 per cento della retribuzione corrispondente alle ore non lavorate. Se, infine, il reddito supera i 43.000 euro annui (alto), allora al lavoratore è riconosciuto il 20 per cento della retribuzione che avrebbe perso in corrispondenza delle ore di lavoro in meno.