Le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2023 sul Reddito di Cittadinanza
L’INPS – con Circolare 12 luglio 2023, n. 61 – ha illustrato le modifiche apportate dalla L alla normativa che disciplina il Reddito di cittadinanza, ex , D.L. n. 4/2019.
Com’è noto, a decorrere dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 il RdC è riconosciuto ai beneficiari nel limite massimo di sette mensilità, e, comunque, per un periodo continuativo non superiore a diciotto mesi, rinnovabili previa sospensione dell’erogazione della medesima per un periodo di un mese prima di ciascun rinnovo.
Sono esclusi dalla previsione i nuclei familiari al cui interno vi siano persone con disabilità come definita dal regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159/2013 , minorenni o persone con almeno sessant’anni di età.
La Legge di Bilancio 2023, inoltre, impone l’obbligo di inserimento in un corso di formazione o riqualificazione professionale, ex lege n. 53/2003 , per un periodo di 6 mesi. In caso di mancata frequenza del programma assegnato, il nucleo familiare del beneficiario del Reddito di cittadinanza decade dal diritto alla prestazione.
Le Regioni sono tenute a trasmettere all’ANPAL l’elenco dei soggetti che non rispettano l’obbligo di frequenza al programma assegnato; l’Agenzia medesima mette a disposizione dell’INPS tale elenco, per il tramite del sistema informativo di cui al D.L. n. 4/2019 , ai fini dell’adozione dei provvedimenti di decadenza del beneficio.