Controllo a distanza dei lavoratori e successiva acquisizione dell’autorizzazione ad istallare le telecamere
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La Cassazione – con sentenza del 27 luglio 2023, n. 32733 – ha ritenuto non punibile il datore di lavoro che, dopo aver messo delle telecamere di videosorveglianza sul posto di lavoro senza alcun accordo con le organizzazioni sindacali, ex art. 4, Legge n. 300/1970, ha ricevuto successivamente l’autorizzazione e “sanato” la propria inosservanza, pagando una sanzione amministrativa.
Al riguardo, la Suprema Corte ha sostenuto che la condotta che il datore di lavoro ha tenuto successivamente al reato è idonea a connotare la particolare tenuità del fatto.
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