Accertamento natura fittizia dell’appalto ed omissione dei versamenti contributivi
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La Cassazione – con sentenza del 14 settembre 2023, n. 26588 – ha affermato che, in tema di omesso versamento di contributi previdenziali, l’accertamento della natura fittizia dell’appalto (da cui scaturisce il potere dell’INPS di applicare le relative sanzioni), costituisce oggetto di questione pregiudiziale, conoscibile dal giudice in via incidentale.
Non è, pertanto, necessaria la previa azione del prestatore di lavoro.
Al riguardo, l’INPS è legittimato a proporre un’azione finalizzata a far valere la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra committente e lavoratore.
Con la sentenza in commento, la Suprema Corte ha ribadito:
- l’indisponibilità del regime previdenziale, che non può essere condizionato all’iniziativa del lavoratore che denunci l’irregolarità,
- l’autonomia del rapporto di lavoro e di quello previdenziale, che, per quanto tra loro connessi, rimangono del tutto diversi.
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