Approvata in CdM la bozza della Legge di Bilancio 2024
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In data 16 ottobre 2023, il Consiglio dei Ministri n. 54 ha approvato, inter alia, lo schema di disegno di legge, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”.
Tra gli aspetti più rilevanti, si segnala:
- la conferma del taglio al cuneo per i redditi medio bassi (vale circa 10 miliardi di euro). L’attuale versione del taglio del cuneo prevede una riduzione del 7% dei contributi a carico dei lavoratori per chi ha una paga annua lorda fino ad € 25.000 e del 6% per chi ha invece una paga lorda compresa fra € 25.000 ed € 35.000;
- il rafforzamento dello strumento del welfare aziendale, in chiave di incremento dei salari e della competitività delle aziende. La conferma della tassazione al 5% per i premi di produttività resta confermata per somme fino ad € 3.000 e per i lavoratori fino ad € 80.000 di reddito;
- eliminazione del secondo scaglione IRPEF (quindi, estensione del primo scaglione, quello che prevede una tassazione al 23% e che oggi è previsto per i redditi fino ad € 15.000 fino a tutto il secondo scaglione);
- confermata la detassazione del fringe benefit, che viene portata per il 2024 ad € 2.000 per i lavoratori con figli e ad € 1.000 per tutti gli altri lavoratori (attualmente è pari ad € 258, 33);
- il mancato rinnovo degli attuali sgravi contributivi in caso di assunzione di under 36 anni e donne svantaggiate. In sostituzione, ci sarà una maxi deduzione per chi assume a tempo indeterminato, pari al 120% per assunzioni a tempo indeterminato, che sale al 130% per chi assume mamme, under30, soggetti con invalidità ed ex percettori del Rdc.
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