Risarcimenti Inail più ricchi
Indennizzi per il danno biologico più pesanti a partire dal 1° luglio. Gli importi, infatti, sono stati rivalutati del 5,4%, quant’è stata la variazione percentuale dei prezzi Istat tra il 2022 e il 2023. A stabilirlo è il decreto del ministro del lavoro n. 354/2024, apparso nella sezione pubblicità legale del sito del ministero, che approva la delibera Inail n. 19/2024 con gli importi delle prestazioni.
Il danno biologico
La rivalutazione riguarda la prestazione erogata dall’Inail per ristorare le conseguenze subite dal lavoratore alla propria integrità psicofisica, c.d. danno biologico, a seguito di infortuni o di malattie professionali. La prestazione, tecnicamente indennizzo, è di due tipi: in forma capitale (una tantum) oppure in forma rendita (periodica), a seconda del grado di menomazione che ha subìto il lavoratore. In entrambi i casi, l’importo è fissato dalla specifica “Tabella indennizzo danno biologico”, interessata dall’operazione di rivalutazione. La liquidazione, in particolare, è prevista nella specie di:
- somma in capitale, nel caso di infortuni e/o di malattie professionali con invalidità pari o superiore al 6% e inferiore al 16%;
- di rendita, nel caso di infortuni e/o malattie professionali con invalidità a partire dal 16%.
L’andamento nel tempo
Il danno biologico viene risarcito a partire dal mese di luglio 2000. Per quindici anni, cioè fino al 2015, gli importi dell’indennizzo non sono stati assoggettati ad alcuna rivalutazione. Nel 2009 c’è stato un aumento straordinario (8,68%) e così anche nel 2014 (7,57%).
Poi con la manovra 2016 è stato introdotto il meccanismo automatico di rivalutazione annuale, con decorrenza 1° luglio di ogni anno, in base al tasso Istat. Per i primi due anni (2016 e 2017), però, non c’è stata comunque alcuna rivalutazione a causa delle variazioni negative del tasso Istat. Il 2018 ha visto il debutto della rivalutazione in misura pari all’1,1%, cui ha fatto seguito un’ulteriore rivalutazione per l’anno 2019 sempre dell’1,1%. Intanto, sempre nell’anno 2019, il decreto 45/2019 ha approvato una nuova «tabella indennizzo danno biologico in capitale», la quale trova applicazione per gli eventi denunciati a decorrere dal 1° gennaio 2019.
La nuova rivalutazione
Per l’anno 2020 c’è stata una rivalutazione pari allo 0,5% con decorrenza dal 1° luglio, che si è andata ad aggiungere all’incremento delle rivalutazioni relative agli anni precedenti. Nessuna rivalutazione c’è stata, invece, con decorrenza dal 1° luglio 2021 in relazione alla variazione negativa registrata dall’indice Istat. Per il 2022, invece, l’Istat ha registrato una variazione tra il 2020 e 2021 dell’1,9%; pertanto, il decreto 143/2022 ha approvato la rivalutazione, con decorrenza 1° luglio 2022, predisposta dall’Inail, che si va ad aggiungere agli incrementi delle rivalutazioni degli anni precedenti.
Per il 2023, l’Istat ha registrato una variazione tra 2021 e 2022 di ben l’8,1% e il decreto n. 105/2023 ha proceduto alla rivalutazione, con decorrenza 1° luglio 2023, che si è aggiunta alle precedenti. Infine, per l’anno corrente 2024, l’Istat ha registrato una variazione tra il 2022 e 2023 del 5,4%.
Il decreto 354/2024 del ministro del lavoro, da poco apparso nella sezione pubblicità legale sul sito internet del ministero del lavoro, approva la rivalutazione degli importi degli indennizzi per il danno biologico con decorrenza 1° luglio 2024, predisposta dall’Inail con deliberazione 19/2024, che si aggiunge agli incrementi delle rivalutazioni già operate per gli anni precedenti.