Flussi 2025, tetto alle domande
Per l’anno 2025 i datori di lavoro possono presentare autonomamente massimo tre richieste di nulla osta all’ingresso di stranieri per motivi di lavoro. Il limite non si applica se le richieste sono presentate da organizzazioni di categoria e agenzie di somministrazione di lavoro.
Lo precisa, tra l’altro, la circolare n. 9032/2024 del ministero dell’interno, a firma congiunta con i ministeri del lavoro, dell’agricoltura e del turismo, relativamente ai flussi 2025 e recependo le novità del dl n. 145/2024. Da venerdì e per tutto il mese di novembre, aggiunge la circolare, i datori di lavoro possono precompilare le domande da inviare con i click day fissati a febbraio (ne sono tre nei giorni 5, 7 e 12), in base alla nuova fase propedeutica introdotta sempre dal dl n. 145/2024.
Le domande precompilate, dal 1° dicembre fino ai giorni dei click day, saranno sottoposte a verifica dall’Inl in collaborazione con l’Agenzia delle entrate, nonché l’Agea per le istanze relative al settore agricolo.
Un limite alle domande. Le quote per l’anno 2025, spiega la circolare, ammontano a 181.450 ingressi (si veda tabella), più alte rispetto a quanto era fissato dal dpcm 27 settembre 2023 a seguito delle modifiche del dl n. 145/2024 (si veda ItaliaOggi del 15 ottobre).
Ciascun datore di lavoro, personalmente, (ossia come utente privato che accede con proprio Spid o Cie al portale servizi del ministero dell’interno per l’invio delle istanze), può presentare fino a massimo tre richieste sugli ingressi nell’ambito delle quote 2025. Il limite non si applica, come anticipato, alle richieste presentate tramite organizzazioni di categoria e agenzie di somministrazione di lavoro.
La disponibilità di lavoratori. La richiesta di nulla osta deve essere preceduta dalla preventiva verifica, presso il centro per l’impiego competente, dell’indisponibilità di lavoratori già presenti in Italia. In seguito al dl n. 145/2024, spiega la circolare, la verifica s’intende esperita con esito negativo se il centro per l’impiego non comunica la disponibilità di lavoratori entro 8 giorni dalla data della richiesta.
Resta l’asseverazione. La circolare precisa, ancora, che è confermata la necessità di acquisire l’asseverazione da parte di un consulente del lavoro, che certifichi il rispetto dei presupposti contrattuali e normativi ai fini dell’assunzione dei lavoratori stranieri. L’asseverazione, si ricorda, è necessaria anche nel settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria.
Necessario il domicilio digitale. Altra novità introdotta dal dl n. 145/2024 è la necessità, per i datori di lavoro, di specificare in domanda un domicilio digitale, cioè un indirizzo pec presso le banche dati INI-PEC (persone giuridiche tenute a iscriversi al registro delle imprese) o INAD (persone fisiche e persone giuridiche non tenute a iscriversi al registro delle imprese).
Da venerdì la precompilazione. Sempre il dl n. 145/2024 ha previsto la fase di precompilazione delle domande. Il primo turno scatta da venerdì per tutto il mese di novembre. Interessa quanti devono presentare l’istanza nei click day del 5 (dalle ore 9 per gli ingressi di lavoratori stagionali), del 7 (dalle ore 9 per gli ingressi di lavoratori non stagionali) e del 12 febbraio (dalle ore 9 per gli ingressi dei settori agricolo e turistico alberghiero).
Un quarto e ultimo click day è fissato al 1° ottobre 2025 e la precompilazione sarà possibile nel mese di luglio 2025. Chiusa la finestra di precompilazione, le domande saranno sottoposte a controllo a cura dell’Inl, dell’Ade e dell’Agea per le richieste relative al settore agricolo.