Autonomi, sanzioni Inps ridotte

Via libera al nuovo regime sanzionatorio agevolato per i contributi dei lavoratori autonomi. Il commerciante o l’artigiano che versi in ritardo i contributi, ma nei 120 giorni dalla scadenza, pagherà una sanzione pari al Tur (attualmente: 3,40%).

Si parte dalla rata di novembre, con il termine di pagamento che è spirato il giorno 18 (il 16 era sabato), in relazione ai contributi dal 1° settembre 2024: chi non è riuscito a pagarli, ha tempo 120 giorni per rimediarvi (quindi fino al 16 febbraio) al costo aggiuntivo di una sanzione del 3,4% annuo.

A spiegarlo è l’Inps nel messaggio 3991/2024, aggiungendo che le sanzioni sono ridotte anche in caso di pagamento rateale: 8,9% (Tur+5,5%) se la domanda di dilazione è presentata entro la scadenza ordinaria; 10,9% (Tur+7,5%) se presentata entro 60 giorni dalla scadenza.

Artigiani e commercianti. Le novità arrivano dalla riforma operata dall’art. 30 del dl n. 19/2024, convertito dalla legge n. 56/2024, operativa dal 1° settembre 2024, che ha modificato il regime sanzionatorio relativo ai casi di omissione e di evasione contributiva, al fine di favorire l’emersione di lavoro nero e irregolare.

Dopo il via libera per i datori di lavoro in relazione ai contributi dei lavoratori dipendenti, l’Inps da il via libera per i contributi dovuti da artigiani e commercianti per i quali vale qualche deroga. Infatti, in considerazione delle specifiche modalità d’imposizione, che richiedono e la quantificazione del dovuto da parte dell’Inps, il termine per il versamento, ai fini della determinazione del regime sanzionatorio applicabile, è calcolato, in fase di prima applicazione, tenendo conto dei tempi necessari per la tariffazione dei contributi dovuti e delle scadenze fissate per il loro pagamento (analogo criterio finora seguito).

La regolarizzazione agevolata. L’Inps spiega, innanzitutto, che il calcolo delle sanzioni agevolate per l’omissione contributiva, con riferimento ai contributi con scadenza a partire dal 1° settembre 2024 (la prima scadenza coinvolta è la rata di novembre 2024), avviene con le seguenti modalità:

• per i contributi correnti, se la data di pagamento risulta entro 120 giorni dalla scadenza, la sanzione è calcolata in misura pari al Tur (attualmente 3,40%);
• per i contributi pregressi, se la data di calcolo risulta entro 60 giorni dalla scadenza, la sanzione è calcolata in misura pari al Tur maggiorato di 7,5 punti (quindi pari al 10,9%).

Si tenga conto che i versamenti tariffati dall’Inps coprono un trimestre; la prima scadenza utile all’applicazione del nuovo regime agevolato, pertanto, riguarda il terzo trimestre 2024 sia per contributi soggetti al nuovo regime (settembre) che esclusi (luglio e agosto).

Il pagamento dilazionato. Una delle novità della riforma è la possibilità di avvalersi della misura ridotte delle sanzioni anche in caso di pagamento dei contributi in forma rateale. Pertanto, in presenza di domanda di dilazione, sui contributi pregressi riferibili alla fattispecie del ravvedimento operoso, le sanzioni vengono calcolate in forma agevolata con le seguenti modalità:

• in misura pari al Tur maggiorato di 5,5% se la domanda di dilazione risulta presentata entro la scadenza delle rate indicata dall’Inps;
• in misura pari al Tur maggiorato di 7,5% se la domanda di dilazione risulta presentata entro 60 giorni dalla scadenza delle rate indicata dall’Inps.

In presenza di domanda di dilazione sui contributi pregressi presenti nelle rate, determinate a seguito di accertamenti d’ufficio o verifiche ispettive, le sanzioni saranno ridotte del 50% se la domanda di dilazione risulta presentata entro la scadenza delle rate indicata dall’Inps.