Legittima fruizione dei benefici contributivi e regolarità del DURC
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La Cassazione – con sentenza del 2 dicembre 2024, n. 30788 – ha affermato che, ai fini della corretta fruizione degli sgravi contributivi, non è sufficiente il documento unico di regolarità contributiva, in quanto è richiesta anche l’assenza di violazioni in materia.
Nel dettaglio, la Suprema Corte ha affermato che, rispetto alla rilevanza ed agli effetti del DURC, la circostanza che l’INPS non abbia provveduto a segnalare eventuali irregolarità ostative al rilascio dello stesso non determina in alcun modo l’inesigibilità delle differenze contributive rispetto agli sgravi, non potendo rovesciarsi sull’ente previdenziale gli effetti dell’inosservanza degli obblighi inerenti la regolarità contributiva.
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