Impatriati: periodo minimo di residenza all’estero per accedere alle agevolazioni
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L’Agenzia delle entrate, con risoluzione n. 51/E del 6 luglio 2018, ha precisato, in merito alle agevolazioni per i c.d. impatriati che abbiano svolto continuativamente un’attività di lavoro o studio fuori dall’Italia negli ultimi 24 mesi o più, che la residenza all’estero per almeno 2 periodi d’imposta costituisce il periodo minimo sufficiente a integrare il requisito della non residenza nel territorio dello Stato e a consentire, pertanto, l’accesso al regime agevolativo.
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