Tutela assicurativa e rifiuto di sottoporsi a vaccino anti COVID-19 da parte del personale infermieristico
L’Inail, con istruzione operativa n. 2402 del 1° marzo 2021, ha chiarito che la malattia/infortunio è ammissibile alla tutela Inail anche nel caso in cui il personale infermieristico (ma non solo), che non abbia aderito alla profilassi vaccinale, contragga il virus. Infatti, l’assicurazione gestita dall’Istituto opera al ricorrere dei presupposti previsti direttamente dalla Legge e, allo stato attuale, non vi è una legislazione che preveda l’obbligo vaccinale contro il COVID-19.
Pertanto, il rifiuto di vaccinarsi, configurandosi come esercizio della libertà di scelta del singolo individuo rispetto ad un trattamento sanitario, non può costituire un’ulteriore condizione a cui subordinare la tutela assicurativa dell’infortunato.
L’Istituto precisa, però, che quanto chiarito non comporta l’automatica ammissione a tutela del lavoratore che abbia contratto il contagio e non si sia sottoposto alla profilassi vaccinale, in quanto, come precisato nella circolare Inail n. 13/2020, occorre comunque accertare concretamente la riconduzione dell’evento infortunistico all’occasione di lavoro.