Illegittimità del licenziamento e calcolo dell’indennità risarcitoria
La Cassazione – con ordinanza 7 febbraio 2022, n. 3824 – ha affermato che la determinazione dell’indennità risarcitoria in caso di recesso unilaterale del datore di lavoro avviene attraverso il calcolo dell’ultima retribuzione globale di fatto, dal giorno del licenziamento sino a quello della reintegrazione, deducendo quanto percepito dal lavoratore a titolo di cd. aliunde perceptum ed aliunde percipiendum.
Al riguardo, è opportuno ricordare che il D.Lgs. n. 23/2015 ha modificato il regime sanzionatorio in caso di licenziamenti ritenuti illegittimi (sia in aziende in tutela reale che in quelle con tutela obbligatoria).
Inoltre, la Suprema Corte ha ricondotto in capo al datore di lavoro, che contesta il risarcimento, l’onere di dimostrare l’aliunde perceptum, con la conseguenza che il lavoratore non è tenuto a collaborare e neppure a provare circostanze riduttive del danno subito.