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Approvato dal Consiglio dei Ministri il testo del Decreto Lavoro

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In data 1° maggio 2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato il c.d. Decreto Lavoro.

Il provvedimento, estremamente atteso, avrà la veste di Decreto Legge (di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).

Il testo, estremamente ampio ed articolato, spazia dalla previdenza agli incentivi all’assunzione, passando per le assunzioni agevolate ed il cuneo fiscale, senza tralasciare naturalmente il tema delle causali nei contratti a tempo determinato.

Tra le previsioni che si presume avranno un impatto più diretto (ed al netto del fatto che tutte le disamine si fondano su bozze del testo definitivo, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) è senza dubbio possibile considerare:

  • ulteriore diminuzione del cuneo fiscale con innalzamento dal 2% a 6% (a partire dal 1° luglio 2023, ma con esclusione della tredicesima) dell’esonero sui contributi previdenziali, che passa al 7% nei confronti di coloro che percepiscono una retribuzione mensile fino a 1.923,00 €;
  • introduzione dell’Assegno di inclusione a partire dal 1° gennaio 2024, che introduce un sistema di complessiva sostituzione del Reddito di cittadinanza, teso a riconoscere un sostengo a nuclei composti da soggetti disabili minorenni ovvero ultra sessantenni (con previsione, in subordine, di misure di sostegno indirizzate verso la formazione e la riqualificazione professionale nell’ottica del reimpiego nel mercato del lavoro, per nuclei che, sebbene in condizioni di difficoltà, ovvero composti da persone con disabilità, non rientrano tra i beneficiari come sopra declinati);
  • attenuazione delle previsioni introdotte dal c.d. Decreto Dignità nel 2018 rispetto alla possibilità di prevedere causali nei rapporti a tempo determinato, sia in ipotesi di rinnovi, sia in caso di superamento dei primi 12 mesi ed entro i 24 complessivamente ammessi; viene (nuovamente) riscritto l’art. 19 comma 1 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, andando a prevedere la possibilità (strutturale) di prevedere causali da parte della contrattazione collettiva, ovvero, in carenza della stessa, dalle parti al ricorrere di ragioni di natura tecnica organizzativa e produttiva, (per ora) sino al 31 dicembre 2024;
  • ampliamento della gamma delle assunzioni agevolabili specie per quanto riguarda l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani.

Vista l’ampiezza del Decreto Lavoro, e l’annessa vastità dei temi trattati (e quindi delle annesse implicazioni), seguiranno ulteriori approfondimenti sia nelle news quotidiane dei prossimi giorni, sia nelle riviste, sia negli eventi web, del Gruppo Euroconference, non appena verrà pubblicato il Gazzetta Ufficiale il testo definitivo.

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