Assenza per malattia comunicata in ritardo e nullità del licenziamento
La Cassazione – con sentenza del 10 novembre 2022, n. 33134 – ha ritenuto nullo il licenziamento intimato nei confronti del lavoratore che ha presentato il certificato medico dopo una settimana dal primo giorno di assenza.
Al riguardo, la Suprema Corte ha ricordato che il licenziamento è volto a punire quelle condotte che per le modalità con le quali si realizzano risultano particolarmente gravi: in tal senso, per la Corte, l’assenza ingiustificata è tale quando non perviene alcuna ragione della stessa o le motivazioni non siano state confermate al termine del controllo datoriale.
Qualora invece l’assenza tardivamente giustificata (il cui arco temporale non si dilati oltremodo) arrechi un disagio organizzativo al datore di lavoro causato dalla condotta del lavoratore, è punita con la sanzione conservativa della sospensione del dipendente.