L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato il documento di programmazione dell’attività ispettiva 2024 ed ha individuato gli ambiti di controllo privilegiati per quest’anno e gli obiettivi da perseguire attraverso l’impiego del personale aggiuntivo a disposizione.
L’impiego di personale dipendente in mancanza delle necessarie comunicazioni agli enti preposti, con conseguente mancato versamento della contribuzione previdenziale, assicurativa e fiscale, è diffuso in tutto il territorio nazionale ma con un tasso di irregolarità che varia da regione a regione e anche per tipologia di lavoratori.
Il “lavoro nero” è più diffuso tra lavoratori con bassa scolarizzazione, giovani, donne e immigrati, perlopiù extra-UE nonché sprovvisti di permesso di soggiorno.
L’attività di vigilanza per l’anno 2024 viene rivolta in particolare ai seguenti settori:
- agricoltura e industria agroalimentare;
- manifatturiero, con particolare attenzione alle realtà che producono prodotti industriali e artigianali, quali ad esempio pelletteria, abbigliamento;
- logistica;
- aeroportuale;
- commercio e pubblici esercizi;
- edilizia.
Nel mirino anche i fenomeni dell’appalto e del distacco, anche transnazionale, non genuini e della somministrazione abusiva, al fine di contrastare il possibile deterioramento delle condizioni occupazionali e lo sviluppo di forme di concorrenza sleale tra le imprese.
In questo caso l’attività di controllo riguarda tutti i settori produttivi e si concentra, in particolare, sui settori della logistica, dell’industria manufatturiera e agroalimentare.
Infine, prosegue l’attività di vigilanza rivolta ai percorsi di alternanza scuola-lavoro comunque denominati, con particolare riferimento ai profili riguardanti la salute e la sicurezza del lavoro secondo quanto previsto dal Protocollo d’intesa siglato il 26 maggio 2022 tra l’INL, il Ministero dell’istruzione, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l’INAIL.
Particolare attenzione è dedicata ai tirocini extracurricolari con riferimento alla concreta modalità di realizzazione delle attività formative e all’analisi dei soggetti promotori, sia per i rapporti già avviati che per quelli di prossima attivazione. In proposito, specifici controlli vengono svolti anche sull’accreditamento degli enti promotori, sulla sussistenza dei presupposti per l’attivazione del tirocinio e sulla sicurezza dei tirocinanti.