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Autore: mondolavoro

Permanenza del contribuente all’estero e residenza in Italia

La Cassazione – con sentenza n. 5595/2024 – ha chiarito che la permanenza del contribuente all’estero per un periodo superiore a 183 giorni nell’anno, non vale di per sé ad escludere la sua residenza in Italia.

Pertanto, i redditi derivanti da attività lavorativa dipendente svolta all’estero devono essere dichiarati in Italia.

La Suprema Corte ha, dunque, affermato che al contribuente resta la possibilità di portare in detrazione le imposte corrisposte all’estero, mediante il meccanismo del credito d’imposta, ex art. 165 del TUIR.

Computabilità dell’indennità di mensa nella base di calcolo del TFR

La Cassazione – con sentenza del 18 marzo 2024, n. 7181 – ha precisato che se non lo prevede espressamente il contratto collettivo, l’indennità di mensa non rientra nel calcolo del TFR, anche nel caso in cui il datore di lavoro abbia istituito un servizio di ristorazione interno all’azienda.

Nel dettaglio, la Suprema Corte ha affermato che tale indennità non ha natura retributiva e l’art. 6, D.L. n. 333/1992 prevede che il valore del servizio mensa e l’importo della prestazione sostitutiva percepita da chi non usufruisce del servizio aziendale non fanno parte della retribuzione ad alcun effetto che riguardi gli istituti legali e contrattuali del rapporto di lavoro: l’unica eccezione alla suddetta disposizione è il caso in cui siano gli accordi collettivi a disporre la computabilità.

Emersione lavoro irregolare: la sentenza della Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale – con sentenza del 19 marzo 2024, n. 43 – ha ritenuto irragionevole e non conforme al principio di proporzionalità far discendere in via automatica il rigetto dell’istanza di emersione del lavoratore straniero irregolare da una precedente condanna per un reato di lieve entità, anziché dall’accertamento in concreto della sua attuale pericolosità.

In tal senso, è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo l’art. 103, comma 10 , lett. c), D.L. n. 34/2020, nella parte in cui include fra i reati che comportano l’automatica esclusione dalla procedura di emersione del lavoro irregolare la previa condanna per il c.d. piccolo spaccio.

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