Autore: mondolavoro

L’Inps, con messaggio n. 4569 del 6 dicembre 2018, ha ricordato che per poter riprendere a ricevere gli assegni mensili per il c.d. bonus bebè relativo all’anno 2018, è necessario che gli utenti che avevano in pagamento l’assegno nel 2017 presentino la DSU per l’anno in corso entro e non oltre il 31 dicembre 2018. La mancata presentazione della DSU, utile al rilascio dell’Isee per l’anno 2018, ha infatti comportato la sospensione dell’erogazione dell’assegno per l’anno in corso, che, stante la durata triennale della prestazione, potrebbe essere ancora corrisposto.

L’Istituto ricorda infatti che le DSU hanno validità fino al 15 gennaio dell’anno successivo a quello in cui sono presentate. Ne discende che, sebbene la domanda di assegno si presenti di regola una sola volta, solitamente nell’anno di nascita o di adozione del figlio, è necessario che il beneficiario dell’assegno rinnovi la DSU, ai fini della verifica annuale dell’Isee, per ciascun anno di spettanza del beneficio.

L’Inail, con delibera CIV n. 20 del 27 novembre 2018, ha approvato il documento di aggiornamento delle linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro – Bandi ISI 2018.

La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con sentenza 23 novembre 2018, n. 30433, ha stabilito che anche il datore di lavoro può agire ai sensi dell’articolo 1, commi 48 ss., L. 92/2012, al fine di accertare la legittimità del licenziamento intimato. In tal caso, il lavoratore, nella fase sommaria, può proporre, con la memoria di costituzione, domanda di tutela ai sensi dell’articolo 18, St. Lav..