Autore: mondolavoro

La Cassazione Civile Sezione Lavoro, con sentenza 16 gennaio 2024, n. 1604, ha stabilito che debba essere annullato il licenziamento disciplinare e disposta la reintegra e il risarcimento anche se nella condotta si può rilevare un inadempimento nella sua materialità laddove posto che ai fini della tutela prevista dall’articolo 18, comma quarto, della Legge 300/70, novellato dalla Legge 92/2012, rileva anche la mancanza di illiceità disciplinare del fatto: ne consegue che tutela va quindi accordata anche nell’ipotesi in cui non sussista alcuna responsabilità personale rispetto ad un fattispecie di inadempimento considerata

In data 7 marzo 2024 è stata siglata – tra l’Unic-Concerie italiane, aderente a Confindustria e dalle OO.SS. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil – l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL Concerie Industria.

L’Accordo di rinnovo – che decorre dal 1° luglio 2023 e scade il 30 giugno 2026 – prevede:

• un incremento retributivo complessivo di € 196,
• un montante complessivo di € 4.165,
• un aumento sui minimi (TEM) pari ad € 191,00, per il livello D2, divisi in 3 tranche di:

– € 96,00 dal 1° marzo 2024;

– € 55,00 dal 1° gennaio 2025;

– € 40,00 dal 1° gennaio 2026.

L’aumento sui minimi è del 10,23% rispetto al valore IPCA e sul TEC del 10,59%.

L’INPS – con Messaggio dell’11 marzo 2024, n. 1027 – ha comunicato che è stata creata una nuova tipologia di ricostituzione per motivi contributivi “per variazione dati supplemento”, con la quale è possibile richiedere la correzione/integrazione di un supplemento già liquidato su pensione.

La prestazione in oggetto è individuata dal seguente prodotto:

• “Ricostituzione per variazione dati supplemento”
• Gruppo: Ricostituzione Pensione
• Prodotto: Motivi Contributivi
• Tipo: Per variazione dati supplemento.

Al riguardo, non è più possibile richiedere la correzione/integrazione dei dati di un supplemento già liquidato sulla pensione attraverso l’istanza di ricostituzione documentale.