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Autore: mondolavoro

La qualificazione del rapporto si fonda sul comportamento tenuto nella sua attuazione

La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza 11 luglio 2018, n. 18262, ha stabilito che in ambito di riqualificazione di un rapporto di lavoro, quale logica conseguenza del principio dell’indisponibilità del tipo contrattuale, sia allorché le parti, pur volendo attuare un rapporto di lavoro subordinato,

  1. abbiano simulatamente dichiarato di volere un diverso rapporto lavorativo al fine di eludere la disciplina legale inderogabile in materia,
  2. sia nel caso in cui l’espressione verbale abbia tradito la vera intenzione delle parti,
  3. sia, infine, nell’ipotesi in cui, dopo avere voluto realmente il contratto di lavoro autonomo, durante lo svolgimento del rapporto le parti stesse, attraverso fatti concludenti, mostrino di aver mutato intenzione e di passare a un effettivo assetto di interessi corrispondente a quello della subordinazione,

il giudice adito deve attribuire valore prevalente al comportamento tenuto dalle parti nell’attuazione del rapporto stesso.

Nel caso di specie, la Corte ha confermato la sentenza impugnata in cui il giudice ha riconosciuto la sussistenza di un rapporto di agenzia, tenuto conto che il lavoratore era stato preposto a tutti gli affari di una certa specie per un certo tempo, in coordinazione con l’attività del preponente: tali elementi non qualificavano una deviazione dallo schema contrattuale e un divario dalle regole e dai principi di un rapporto di agenzia.

Dimissioni telematiche: pubblicata una nuova Faq

In data 12 giugno 2018, è stata inserita una nuova Faq relativa alle dimissioni telematiche sul sito Cliclavoro: è stato chiarito che il lavoratore minorenne che vuole dimettersi deve effettuare la trasmissione delle dimissioni in via telematica, ai sensi dell’articolo 26, D.Lgs. 151/2015, con l’assistenza di uno dei genitori, titolare della potestà genitoriale, o di chi ne fa legalmente le veci.

Qualora la trasmissione delle dimissioni avvenga per il tramite di uno dei soggetti abilitati, tali soggetti, prima di procedere alla trasmissione telematica delle dimissioni, dovranno, oltre ad accertare l’identità del lavoratore minorenne, verificare che il soggetto che assiste il minore sia uno dei genitori, titolare della potestà genitoriale, o di chi ne fa legalmente le veci.

Lavoratore disoccupato: in G.U. il decreto che ridefinisce l’offerta di lavoro congrua

È stato pubblicato in G.U. n. 162 del 14 luglio 2018 il decreto 10 aprile 2018 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che ha definito l’offerta di lavoro congrua per un soggetto disoccupato, ai sensi degli articoli 3 e 25, D.Lgs. 150/2018. I nuovi criteri si basano sulla coerenza tra esperienze e competenze maturate, distanza del luogo di lavoro e durata dello stato di disoccupazione.

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