Skip to main content

Autore: mondolavoro

Natura fiscale delle borse di studio ai figli dei dipendenti che conseguono risultati eccellenti


L’Agenzia delle Entrate – con risposta ad Interpello del 28 novembre 2024, n. 231 – ha confermato che non rientrano tra i redditi imponibili le somme corrisposte ai dipendenti a titolo di borsa di studio per il raggiungimento di risultati scolastici eccellenti.

Al riguardo, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito che le caratteristiche delle borse di studio in specie consentono la loro riconducibilità alla lett. f-bis) del comma 2 dell’art. 51 del Tuir e, pertanto, non costituiscono reddito di lavoro dipendente.

L’Agenzia delle Entrate ha, poi, chiarito che tali importi devono essere esposti, in sede di certificazione unica, tra i redditi esenti (punti 464 e ss della CU 2024) e non nei punti 701 e ss dedicati ai rimborsi esenti.

Ape sociale, non contano i lavori discontinui

A chi è stato licenziato va riconosciuto l’anticipo pensionistico dell’Ape sociale anche se dopo la cessazione del rapporto il lavoratore si è rioccupato con contratti a termine per periodi sotto i sei mesi.

È un principio del sistema del welfare, infatti, a escludere che lo stato di disoccupazione, con la relativa indennità, venga meno durante il periodo di svolgimento di lavori temporanei o precari. Così la Corte di cassazione civile, sez. lavoro, nella sentenza n. 30258 del 25/11/2024.

Ultimo dei lavori. Il ricorso dell’Inps è bocciato mentre il sostituto procuratore generale concludeva per l’accoglimento. L’indennità erogata dall’Istituto previdenziale accompagna il beneficiario fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. I requisiti per l’accesso sono occupazione per 18 mesi nei 36 precedenti alla cessazione del rapporto e successiva disoccupazione.

Il tutto a patto che il rapporto sia cessato per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della conciliazione davanti alla commissione provinciale dopo la convocazione della direzione del lavoro. Ora la Suprema corte chiarisce che i requisiti vanno riferiti all’ultimo dei lavori precedenti l’indennità, a tempo indeterminato o a tempo determinato con durata superiore a sei mesi, mentre non conta se dopo la cessazione il lavoratore si rioccupa per pochi mesi.

Platea allargata. La legge 27.12.2017, n. 205 (bilancio 2018) ha esteso ai lavoratori a termine l’accesso all’Ape sociale senza modificare in alcun modo i requisiti d’accesso alla prestazione per i lavoratori già inclusi né togliere agli stessi il diritto al beneficio alle condizioni di legge.

La platea Ape è allargata a chi è stato occupato a termine e a chi, dopo la cessazione di un tempo indeterminato, è stato assunto con un contratto a termine di più di sei mesi, cui è seguito a termini di legge la cessazione della disoccupazione. Il lavoratore, nella specie, chiede la prestazione in relazione al licenziamento, rispetto al quale ha i requisiti Ape, senza far riferimento ai successivi rapporti precari. Spese di giudizio compensate per la novità della questione.

Alla formazione 730 mln

Si chiama «competenze per le innovazioni» l’ultima edizione del Fondo nuove competenze. Ha dotazione iniziale di risorse pari a 730 mln di euro, metà dei quali destinati ai singoli datori di lavoro, per erogare contributi a sostegno delle iniziative di formazione finalizzate a processi di transizione digitale ed ecologica dei datori di lavoro, nonché a favorire nuova occupazione. Lo stabilisce, tra l’altro, il decreto 10 ottobre 2024 a firma dei ministri del lavoro ed economia, pubblicato ieri nella sezione pubblicità legale del sito del ministero del lavoro.

Campo di applicazione. Possono accedere al Fnc i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica, all’unica condizione di aver sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle competenze dei lavoratori.

Tre interventi. Il nuovo fondo finanzia tre tipologie d’intervento: sistemi formativi, cui è riservato il 25% delle risorse (182,5 mln); filiere formative, cui è riservato un altro 25% (182,5 mln); singoli datori di lavoro, ai quali è destinato il 50% (365) dei 730 mln di euro di risorse disponibili.

I datori di lavoro possono presentare una sola istanza di contributo, a scelta tra le tre suddette linee di intervento. Per sistemi formativi vanno intesi i sistemi/gruppi di imprese caratterizzati dalla presenza di grandi datori di lavoro di riferimento, c.d. Big Player. Per filiere formative vanno intesi i sistemi organizzati e non organizzati di datori di lavoro di imprese di piccole e medie dimensioni. Per ciascuna linea d’intervento è fissato un limite massimo al contributo erogabile (si veda tabella).

Gli ambiti d’intervento. Ai fini della presentazione della domanda di contributo, il datore di lavoro deve individuare, in accordo con il sindacato aziendale (Rsu o Rsa), i fabbisogni di interventi di accrescimento delle competenze dei lavoratori tra i seguenti ambiti: sistemi tecnologici e digitali; introduzione e sviluppo dell’intelligenza artificiale; sostenibilità e impatto ambientale; economia circolare; transizione ecologica; efficientamenti energetici; welfare aziendale e benessere organizzativo.

Gli incentivi. Il finanziamento del Fnc è destinato a coprire parte del costo orario dei lavoratori che vengono coinvolti nei percorsi formativi e per la durata degli stessi. In via di principio, la retribuzione oraria, al netto degli oneri contributivi, è finanziata per il 60% del totale; gli oneri contributivi al 100%, inclusa la quota a carico del lavoratore (in genere il 9,19%).

Nel caso di disoccupati, la soglia di finanziamento della retribuzione sale al 100%, come pure nel caso di lavoratori assunti dal 26 novembre con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca (c.d. apprendistato di terzo livello).

Lavora con noi

Il nostro successo quotidiano dipende dalla qualità delle persone che lavorano nel nostro Studio, è per questo che crediamo nel valore e nel potenziale umano.
Essendo le nostre realtà in continua espansione siamo sempre pronti ad investire su nuove risorse.
Entra a far parte del nostro Team! Inviaci il tuo curriculum vitae, valuteremo con attenzione la tua candidatura con l’obiettivo di coinvolgerti nelle nostre ricerche di personale.






    ALLEGA CURRICULUM VITAE

    Esprimo il consenso al trattamento dei miei dati personali al fine che venga fornito il servizio o eseguita la prestazione richiesta