La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza 13 maggio 2016, n.9904, ha stabilito che anche la rilevazione dei dati di entrata e di uscita dall’azienda mediante un’apparecchiatura di controllo predisposta dal datore di lavoro, c.d. badge elettronico aziendale, sia pure per il vantaggio dei dipendenti, ma utilizzabile anche in funzione di controllo dell’osservanza dei doveri di diligenza nel rispetto dell’orario di lavoro e della correttezza dell’esecuzione della prestazione lavorativa, non concordata con le rappresentanze sindacali, né autorizzata dall’ispettorato del lavoro, si risolve in un controllo sull’orario di lavoro e in un accertamento sul quantum della prestazione, rientrante nella fattispecie prevista dal co.2, art.4, L. n.300/70.
Lavoratore malato presta attività per altro datore: licenziamento legittimo
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza 1° agosto 2016, n. 15989, ha stabilito che è legittimo il licenziamento intimato al lavoratore assente dal lavoro per malattia per stato ansioso nel caso in cui stia prestando attività per un altro datore. Non sussiste, infatti, un divieto assoluto di prestare, durante l’assenza, un’attività lavorativa in favore di terzi, purché questa non evidenzi una simulazione d’infermità o importi violazione al divieto di concorrenza, o ancora, compromettendo la guarigione del lavoratore, implichi inosservanza al dovere di fedeltà imposto al prestatore d’opera.