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Autore: mondolavoro

Contributi volontari più costosi

Quest’anno per coprire un anno di contribuzione volontaria occorre una spesa minima di 4.109 euro, 210 euro in più di quella richiesta nel 2023 (3.899 euro). Da una occhiata sommaria alle tabelle, i cui parametri sono indicati nella circolare Inps n. 36/2024, si nota l’aumento, dovuto soprattutto alla lievitazione delle aliquote della contribuzione obbligatoria dei lavoratori autonomi, under 21.

Valori 2024. Le somme da versare differiscono a seconda della decorrenza dell’autorizzazione: prima o dopo il 31 dicembre 1995. L’ammontare del contributo volontario si ottiene, infatti, applicando alla retribuzione di riferimento (quella dell’ultimo anno di lavoro), l’aliquota contributiva vigente che per gli ex dipendenti è pari al 27,87%, se autorizzati sino al 31 dicembre 1995, e al 33%, per le autorizzazioni successive. Variati i massimali annui imponibili: prima fascia 55.008, massimale 119.650 euro.

Esiste anche una retribuzione base (minimale), pari al 40% del minimo di pensione mensile. In altri termini, per il 2024, con un minimale di retribuzione settimanale pari a 239,44 euro, il contributo non può essere inferiore a 66,73 euro per i soggetti autorizzati sino al 31 dicembre 1995 e a 79,01 euro e per le autorizzazioni successive. Il pagamento dei contributi volontari può avvenire utilizzando il bollettino Mav (pagamento mediante avviso); online, sul sito internet www.inps.it o tramite il numero verde gratuito 803.164, utilizzando la carta di credito.

Artigiani e commercianti. Per le due categorie di lavoratori autonomi le regole della prosecuzione volontaria, nonostante la riforma della materia introdotta dal D.Lgs. n. 184/1997 (uno dei provvedimenti di attuazione della riforma Dini del 1995), fanno ancora riferimento alla Legge n. 233/1990. Di conseguenza, agli artigiani e commercianti deve essere tuttora attribuita una delle 8 classi di reddito previste dalla legge richiamata e, in particolare, la classe il cui reddito medio risulti pari o immediatamente inferiore al valore medio mensile dei redditi prodotti dall’interessato negli ultimi 36 mesi (tre anni) di attività. L’aliquota obbligatoria 2024 resta fissata al 24% per gli artigiani e 24,48% per i commercianti.

Parasubordinati. Ai fini della determinazione del contributo volontario deve essere presa in considerazione esclusivamente l’aliquota l’Ivs vigente per i soggetti privi di tutela previdenziale (non assicurati e non titolari di pensione) pari, per l’anno 2024 al 33% (25% per i titolari di partita Iva). Poiché il minimale per l’accredito contributivo è fissato in 18.415 euro, l’importo minimo dovuto dai prosecutori volontari della Gestione Separata non potrà essere inferiore a 4.603,80 su base annua e 383,65 euro su base mensile per quanto concerne i professionisti, e a 6.077,04 euro su base annua e 506,42 su base mensile per quanto concerne tutti gli altri iscritti.

Illegittimo non motivare licenziamento nei rapporti a tempo determinato

La Corte di Giustizia Europea con sentenza emessa il 20 febbraio 2024 relativamente alla causa C – 715/20, affronta il tema del recesso datoriale privo di motivazione dal rapporto a tempo determinato.

Tale elemento è presente in alcuni Paesi dell’Unione e per tale motivo la CGUE ha espresso il suo parere.

L’assenza di obbligo di motivare il licenziamento, se inserito in un rapporto a tempo determinato, viene definito discriminatorio dalla CGUE rispetto a coloro che hanno tale tipologia di rapporto.

In via ulteriore al CGUE rileva che, oltre alla natura discriminatoria già descritta, viene a concretizzarsi un ulteriore elemento di criticità fattuale in capo al lavoratore licenziato che, in assenza di una precisa motivazione si vede di fatto privato della possibilità di difendersi avverso al provvedimento datoriale fornendo adeguate controdeduzioni.

A tal fine, a nulla rileva la natura temporanea del rapporto che non può in alcun caso giustificare un’attenuazione delle tutele e previsioni meno favorevoli per il lavoratore.

Apertura procedura “ISI Domanda” e aggiornamento calendario scadenze

L’INAIL – con comunicato del 20 febbraio 2024 – ha reso noto che dal 15 aprile al 30 maggio 2024 (ore 18:00) verrà aperta la procedura informatica per la compilazione e registrazione delle domande del Bando ISI 2023.

Il 16 maggio 2024 sono pubblicate le regole tecniche e il 30 maggio la tabella temporale per il funzionamento dello sportello informatico.

Inoltre, il 30 maggio 2024 verrà comunicata la data di pubblicazione degli elenchi cronologici e, per le imprese non rientranti negli elenchi NCD, le date di apertura e chiusura dello sportello informatico.

Nel mese di giugno ha inizio il periodo di download del token da utilizzare nella fase di invio della domanda (click-day).

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