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Autore: mondolavoro

rilevazione dei dati e delle informazioni nel Registro nazionale degli aiuti di Stato

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – con Circolare direttoriale 19 gennaio 2024, prot. n. 13049 – ha fornito le istruzioni ai fini della rilevazione dei dati e delle informazioni riguardanti le agevolazioni di competenza delle Amministrazioni centrali e regionali necessarie per la predisposizione della Relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive per l’anno 2024.

Nello specifico l’inserimento e la validazione degli ulteriori dati necessari alla redazione della Relazione sono effettuati dal “Soggetto concedente” per ogni Bando/Procedura Attuativa oggetto di rilevazione, accedendo alla sezione “Legge 266” disponibile nella home page dell’area riservata del Registro all’indirizzo https://www.rna.gov.it (piattaforma RNA-266).

Ai fini della compilazione e trasmissione, le Amministrazioni che hanno già operato sulla piattaforma RNA-266 ritroveranno l’organizzazione degli utenti, compilatori 266 e validatori 266, predisposta in occasione delle precedenti rilevazioni. Gli “Amministratori UG” oppure il “Referente 266” per l’Ente assegnano i ruoli di “compilatore 266” e “validatore 266” per gli Uffici Gestori che ne sono sprovvisti

Necessaria connessione tra il contratto a termine ed esigenze alla base

La Cassazione Civile Sezione Lavoro, con sentenza 7 novembre 2023, n. 30939, ha stabilito che il D.Lgs. n. 368/2001, articolo 1, nel testo ratione temporis vigente, impone al datore di lavoro l’onere di indicare nel contratto, in modo circostanziato e puntuale, le ragioni che giustificano il ricorso al rapporto a tempo determinato, al fine di assicurare la trasparenza e la veridicità di tali ragioni, nonché l’immodificabilità delle stesse nel corso del rapporto. Occorre, quindi, l’indicazione delle circostanze che contraddistinguono una particolare attività e che rendono conforme alle esigenze del datore di lavoro, nell’ambito di un determinato contesto aziendale, la prestazione a tempo determinato, sì da fare emergere la specifica connessione tra la durata solo temporanea della prestazione e le esigenze produttive ed organizzative che la stessa sia chiamata a realizzare, anche al fine di consentire la verifica sull’utilizzazione del lavoratore esclusivamente nell’ambito della specifica ragione indicata ed in stretto collegamento con la stessa.

Premi di produttività: il report sui CCNL di II livello depositati telematicamente

In data 18 gennaio 2024, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha pubblicato il report sui contratti di II livello depositati telematicamente, ex Decreto Interministeriale 25 marzo 2016 .

Al riguardo, i contratti che prevedono premi di produttività depositati e attivi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sono cresciuti del 30,7% in un anno.

Al 15 gennaio 2024 ne risultano 9.421 (contro i 7.206 presenti alla stessa data del 2023), a beneficio di 2.907.405 lavoratori.

La crescita interessa tanto i contratti aziendali (+19,7%) quanto quelli territoriali, passati da 613 a 1.529 (+149,4%) in un anno.

Tra i 9.421 contratti attivi, 7.446 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 5.777 di redditività, 4.752 di qualità, mentre 1.023 prevedono un piano di partecipazione e 5.758 prevedono misure di welfare aziendale.

Il valore annuo medio del premio è pari a 1.470,56 euro per lavoratore beneficiario

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