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Autore: mondolavoro

Definiti dalla Cassa Qu.A.S. i nuovi contributi a decorrere da gennaio 2025

La Cassa di assistenza sanitaria per i quadri (Qu.A.S.) ha comunicato i nuovi importi dei contributi da gennaio 2025 e gennaio 2026.

Gli accordi recenti stabiliscono un incremento di € 20 nel contributo a carico del datore di lavoro dal 1° gennaio 2025, seguito da un ulteriore aumento di altri € 20 dal 1° gennaio 2026​.

Per l’anno 2025, il contributo annuale pro capite verrà ripartito in base ai seguenti importi:

  • Settori del terziario, distribuzione, servizi e turismo:
  1. Contributo a carico dell’azienda: € 370 per i quadri del settore terziario ed € 360 per quelli del settore turismo.
  2. Contributo a carico del quadro: € 56 per il settore terziario ed € 50 per il turismo, importi che restano invariati rispetto agli anni precedenti.
  3. Quota costitutiva € 340, versata una tantum dall’azienda per ogni quadro di prima iscrizione alla Cassa Qu.A.S., con l’obbligo di pagamento interamente a carico dell’azienda.

Per il contributo annuale relativo al 2024, gli importi si attestano rispettivamente su € 350 a carico dell’azienda per il terziario ed € 340 per il turismo, mentre le quote a carico del quadro sono identiche a quelle del 2025.

Gestione dipendenti pubblici e rilevazione della mancata trasmissione delle denunce mensili


L’INPS – con Messaggio dell’11 novembre 2024, n. 3749 – ha fornito dei chiarimenti in merito alla rilevazione della mancata trasmissione delle denunce mensili UNIEMENS dei dipendenti pubblici.

Al riguardo, a partire dal mese di dicembre 2024, entrerà in vigore la nuova procedura “Scoperture Contributive GDP” (in sostituzione della procedura “Enti Inadempienti”), completamente automatizzata, che non prevede attività lavorative in capo alle Strutture territoriali ed è accessibile per la consultazione sul portale intranet al seguente percorso: “Processi” > “Soggetto contribuente” > “Aziende e Lavoratori dipendenti”.

Per ciascuna mensilità in cui è presente un obbligo contributivo in capo a Enti o Amministrazioni pubbliche registrate nell’Anagrafe delle persone giuridiche iscritte alla GDP, la nuova procedura effettua:

  • la periodica verifica dell’adempimento dell’obbligo di invio della denuncia;
  • in assenza della denuncia mensile nelle banche dati dell’Istituto, l’invio automatico, via posta elettronica certificata, all’Ente “dichiarante” e, se non coincidente, anche al datore di lavoro (Ente di “appartenenza”) di una comunicazione nella quale viene segnalato il mancato adempimento;
  • la periodica verifica della ricezione delle denunce mancanti da parte dell’Istituto, a cui fa seguito, in automatico:
  1. la conclusione del processo, in caso di riscontro positivo;
  2. l’invio periodico di comunicazioni (“solleciti”) per le situazioni non ancora regolarizzate.

La dismissione della procedura “Enti Inadempienti” e l’avvio del nuovo applicativo “Scoperture contributive GDP”, che ha automatizzato il processo di lavoro, determinano la cessazione dei codici modello sotto riportati:

  • 74AJ00: PERIODI INADEM. DENUNCE
  • 74BJ00: GESTIONE PERIODI INADEMP.
  • 74CJ00: GESTIONE SOLLECITI

Pertanto, i suddetti codici modello saranno chiusi al 31 dicembre 2024.

Un alert per i debiti contributivi

Basta brutte sorprese dal Durc. Adesso c’è il «pre-durc», infatti, che 30/15 giorni prima della scadenza di un documento unico di regolarità contributiva in corso di validità, avvisa dell’eventuale presenza di debiti contributivi che bloccano il rilascio di un nuovo Durc. Così sarà possibile sanare per tempo le irregolarità e arrivare in regola all’emissione del nuovo documento.

Lo spiega l’Inps nel messaggio n. 3662/2024, che annuncia il rilascio del nuovo servizio sulla piattaforma per la verifica e gestione della regolarità contributiva (procedura c.d. «Vera»). Tra le altre novità, l’istituzione di una nuova tipologia di delega, c.d. Delega Master, attribuibile ai consulenti del lavoro con riferimento ai soggetti titolari di più posizioni contributive.

La procedura Vera.Le novità rappresentano l’implementazione della procedura Vera, composta da due sezioni dedicate al Durc: verifica regolarità (Vera) e simulazione Durc.

La prima indica le esposizioni a debito di un contribuente; la seconda simula l’esito automatico della verifica di regolarità (su Vera c’è anche una terza sezione che, dal 16 giugno 2019, emette le certificazioni dei debiti contributivi ai sensi del codice della crisi d’impresa).

Il pre-durc. Il nuovo servizio opera esclusivamente in presenza di un Durc già rilasciato con esito regolare e in corso di validità (120 giorni). Il servizio, 30/15 giorni prima della scadenza di validità del Durc, notifica al soggetto interessato (titolare del Durc o delegato), specifica comunicazione che invita a interrogare la procedura Vera. La comunicazione è inviata soltanto in presenza di irregolarità verificatesi nel corso del periodo della validità del Durc già emesso.

Interrogando Vera il titolare del Durc viene a conoscenza delle situazioni a debito e, di conseguenza, può mettersi in contatto con l’Inps e procedere alla loro sistemazione. L’alert pre-durc può arrivare via pec, e-mail o Sms, a libera scelta del soggetto titolare del Durc (da indicare nel profilo in piattaforma Inps). In alternativa, può arrivare al Delegato Master. Si ricorda che un analogo servizio di pre-verifica della regolarità, però attivabile dal contribuente, è già operativo anche ai fini dell’Inail (si veda ItaliaOggi dell’8 giugno scorso). Mancano all’appello, quindi, le Casse edili per le imprese appartenenti a tale settore.

La delega master. L’altra novità, come accennato, è l’istituzione della nuova tipologia di delega, c.d. master, con la quale il titolare di posizioni contributive in più gestioni previdenziali dell’Inps può individuare un unico intermediario abilitato a consultare le evidenze presenti in ciascuna di esse (si veda tabella).

La delega master, precisa l’Istituto di previdenza, non incide sul sistema delle deleghe già attribuite ed operative sulle singole posizioni contributive. Tanto che l’Inps ha già effettuato il caricamento centralizzato delle deleghe master per quelle posizioni contributive per le quali è stata rilevata l’unicità d’intermediario, individuato tra i professionisti della consulenza del lavoro (art. 1 della legge n. 12/1979).

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