Skip to main content

Autore: mondolavoro

Gestione assistenza magistrale: le prestazioni di assistenza sanitaria


L’INPS – con Messaggio del 24 settembre 2024, n. 3148 – ha illustrato le principali modifiche al “Regolamento per le prestazioni di assistenza sanitaria in favore degli iscritti alla Gestione assistenza magistrale e loro familiari assistibili”.

Nel dettaglio:

  • sono stati individuati i due principali ambiti di intervento di carattere economico nell’incremento delle percentuali di rimborso e nell’abbassamento delle franchigie stabilite per le singole fasce di ISEE;
  • è stata rivista la procedura di presentazione della domanda e della documentazione a supporto della stessa, introducendo per tutte le casistiche l’allegazione della documentazione in formato digitale;
  • è stata eliminata la possibilità di presentare una domanda congiunta da parte di più soggetti iscritti alla Gestione assistenza magistrale appartenenti allo stesso nucleo familiare.

Rottamazione licenze, arrivano gli indennizzi

Buone notizie per i commercianti che hanno abbassato le serrande. L’Inps sta per liquidare le domande d’indennizzo della c.d. rottamazione licenze, pervenute fino al 31 agosto 2024. Lo spiega lo stesso ente di previdenza nel messaggio n. 2999/2024. Grazie ai nuovi fondi stanziati dalla legge bilancio del 2021 e all’innalzamento del contributo che, dal 1° gennaio 2022, è salito da 0,09% a 0,48%, l’Inps è riuscito a sbloccare l’indennità a favore dei commercianti (fu stoppata nel 2021), a riprendere la liquidazione e a recuperare il pregresso.

La rottamazione licenze. Si chiama così perché agganciata alla chiusura definitiva di una licenza commerciale (titolo per esercitare un’attività commerciale: negozi e botteghe vari): è una sorta di prepensionamento e consente di anticipare la chiusura del negozio, rispetto all’epoca di maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia, senza correre il rischio di rimanere senza reddito. In attesa della pensione, infatti, si percepisce un’indennità il cui importo è pari al minimo Inps di pensione.

Una volta maturati i requisiti, l’indennità viene sostituita dalla pensione di vecchiaia vera e propria. La misura ha fatto esordio nel 1996 per restare operativa fino al 2011. Poi è stata bloccata. La legge stabilità 2014 l’ha riattivata fino al 2016. Dopo un nuovo biennio di fermo, 2017/2018, è ritornata in via strutturale senza cioè più scadenza dal 1° gennaio 2019. Infine, la legge n. 128/2019 ha esteso la misura agli anni pregressi 2017 e 2018.

Liquidazione fino al 30 aprile. Con messaggio n. 2347/2020 (si veda ItaliaOggi del 20 giugno 2020) l’Inps ha comunicato, per carenza di fondi, il blocco di liquidazione dell’indennità alle domande pervenute fino al 30 novembre 2019. Successivamente, la legge bilancio 2021 ha previsto ulteriori stanziamenti di risorse, nonché l’aumento del contributo di finanziamento pagato dai commercianti. Valutato l’andamento delle domande, l’Inps liquida le domande pervenute fino al 31 agosto 2024.

Statali, patto giovani-anziani


Agli statali con più esperienza il compito di trasmettere competenze ai giovani. Si chiama age management ed è un impegno che sarà messo nero su bianco nel prossimo contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024 dei 193 mila dipendenti delle Funzioni centrali (ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici).

Come anticipato ieri da ItaliaOggi, nella bozza presentata dall’Aran ai sindacati (il prossimo incontro è fissato per l’8 ottobre) la valorizzazione dell’esperienza costituisce uno dei capisaldi del nuovo contratto e sarà finalizzata alla formazione dei giovani da realizzare attraverso programmi di mentoring e reverse mentoring per favorire lo scambio di competenze tra generazioni diverse, riconoscendo il valore del patrimonio di conoscenze dei lavoratori più anziani.

E proprio in quest’ottica si inquadra la prospettiva del trattenimento in servizio degli statali fino a 70 anni (a una doppia condizione: su base volontaria e in presenza di una effettiva necessità da parte dell’amministrazione pubblica). Come ha infatti spiegato il presidente dell’Aran Antonio Naddeo, consentire agli statali di restare al lavoro oltre i 67 anni anni, sarà finalizzato a trattenere sì le competenze, ma soprattutto a dare modo all’amministrazione di attivare il mentoring, ossia il trasferimento di competenze che è stato inserito per la prima volta come istituto all’interno dei contratti collettivi.

La proposta sull’age management, ha proseguito Naddeo, vuole essere una risposta concreta alle sfide poste dal progressivo invecchiamento della forza lavoro nel pubblico impiego e punta a valorizzare il capitale umano lungo l’intero arco della vita lavorativa, promuovendo al contempo l’efficienza organizzativa e il benessere dei dipendenti. Una scelta che non va contro i giovani, ma vuole attivare, all’interno delle amministrazioni, politiche innovative di gestione del personale, che coinvolgano attivamente tutti, indipendentemente dall’età.

Un altro punto fermo del prossimo contratto sarà la flessibilità lavorativa da realizzare attraverso modalità di lavoro più agili, come il lavoro a distanza e il part-time, per facilitare la conciliazione tra vita professionale e privata. Focus anche sulla formazione continua e sulla salute, con l’impegno a monitorare costantemente le condizioni ambientali e fisiche dei lavoratori.

Al sindacato Usb che ha lamentato l’assenza di certezze sulla questione salariale confermando lo sciopero generale proclamato per il 31 ottobre, Naddeo ha replicato come nel testo consegnato ai sindacati ci siano gli incrementi stipendiali a cui vanno aggiunte le risorse per i fondi dell’accessorio. “Poi se si chiedono ulteriori risorse finanziarie ne possiamo prendere atto e riferire al Governo, ma non possiamo parlarne e discutere in ogni riunione, ha precisato Naddeo.

Per la Cisl Fp sia sulla collaborazione intergenerazionale che sugli strumenti di flessibilità nella gestione del lavoro a distanza dovrà esserci concertazione con le organizzazioni sindacali.

La Cisl ha ribadito la necessità di destinare quasi per intero le risorse messe a disposizione per il rinnovo contrattuale all’adeguamento degli stipendi tabellari, in modo da permettere il conseguimento di aumenti mensili della retribuzione tabellare più elevati rispetto alla precedente ipotesi Aran che proponeva un aumento delle retribuzioni pari, rispettivamente a:

  • 193, euro per l’Area delle Elevate professionalità;
  • 141,00 euro per l’area Funzionari;
  • 116,10 euro per l’area Assistenti;
  • 110,40 euro per l’Area operatori (con risorse residue pari a 31 euro medi lordi mese per 13 mensilità ancora da attribuire fra i diversi utilizzi possibili: tabellare, fondi per la contrattazione integrativa; miglioramenti degli istituti normativi del rapporto di lavoro).

I sindacati hanno ribadito la necessità di rinnovare in tempi brevi il contratto, per adeguare il potere di acquisto delle retribuzione dei dipendenti, utilizzando appieno le risorse già stanziate. Le risorse complessivamente messe a disposizione dalle leggi di bilancio per il rinnovo contrattuale del triennio 2022-2024 corrispondono ad un aumento del 5,78%.

Lavora con noi

Il nostro successo quotidiano dipende dalla qualità delle persone che lavorano nel nostro Studio, è per questo che crediamo nel valore e nel potenziale umano.
Essendo le nostre realtà in continua espansione siamo sempre pronti ad investire su nuove risorse.
Entra a far parte del nostro Team! Inviaci il tuo curriculum vitae, valuteremo con attenzione la tua candidatura con l’obiettivo di coinvolgerti nelle nostre ricerche di personale.






    ALLEGA CURRICULUM VITAE

    Esprimo il consenso al trattamento dei miei dati personali al fine che venga fornito il servizio o eseguita la prestazione richiesta