Condanna penale del datore di lavoro per colpa attribuibile al lavoratore e legittimità del licenziamento
La Cassazione – con sentenza n. 3927/2024 – ha ritenuto legittimo il licenziamento di uno chef di primo livello presso un’azienda alberghiera a seguito di un’ispezione dei Nas conclusasi con la condanna penale del legale rappresentante, per violazione delle norme sulla sicurezza alimentare.
Al riguardo, la Suprema Corte ha precisato che non rileva che lo chef abbia prestato servizio per diciassette anni consecutivi alle dipendenze dell’albergo senza subire alcun addebito disciplinare: il suo ruolo di responsabilità nell’hotel e la fiducia riposta dal datore di lavoro nelle sue capacità hanno pesato nella decisione; in tal senso, il rilievo penale della condotta, al di là della sanzione inflitta, ne conferma la gravità e, di conseguenza, ne giustifica il licenziamento