Danno alla salute in ambito lavorativo: il lavoratore deve dimostrare il nesso di causalità
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La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con sentenza 27 febbraio 2019, n. 5749, ha deciso che la violazione degli obblighi di comportamento imposti da norme di legge o suggeriti dalle conoscenze sperimentali o tecniche del momento, fanno sorgere in capo al datore di lavoro la responsabilità contrattuale. Pertanto, incombe sul lavoratore, che lamenta di avere subito un danno alla salute, a seguito dell’attività lavorativa svolta, l’onere di provare, oltre all’esistenza di tale danno, la nocività dell’ambiente di lavoro, nonché il nesso tra l’una e l’altra. Solo se il lavoratore fornisce tale prova, sussiste per il datore di lavoro l’onere di provare di avere adottato tutte le cautele necessarie a impedire il verificarsi del danno.
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