Decreto Ristori approvato dal Consiglio dei Ministri
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Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 69 del 27 ottobre 2020, ha approvato un D.L. che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, nonché in materia di giustizia e sicurezza connesse all’epidemia da COVID-19.
Le principali misure introdotte prevedono:
- contributi a fondo perduto per le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni, comprese le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10% del calo del fatturato). L’importo del beneficio varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio;
- proroga della cassa integrazione: vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cigo, Cigd e assegno ordinario legate all’emergenza COVID-19, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di cassa integrazione e da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche. È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni;
- esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (escluso il settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021. L’esonero, determinato in base alla perdita di fatturato, è pari: al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%; al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%;
- misure per i lavoratori dello spettacolo e del turismo: sono previste un’indennità di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo e la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo;
- fondi di sostegno pari complessivamente a 1 miliardo di euro per alcuni dei settori più colpiti: agenzie di viaggio e tour operator; editoria, fiere e congressi; settore alberghiero e termale; export e fiere internazionali;
- reddito di emergenza: a tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio verranno erogate 2 mensilità del Reddito di emergenza;
- indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai decreti Cura Italia e Rilancio;
- sostegno allo sport dilettantistico tramite l’istituzione di un apposito Fondo, le cui risorse verranno assegnate al Dipartimento per lo sport;
- contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura, pesca e acquacoltura a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019;
- inoltre, il credito d’imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre e allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50% e viene cancellata la seconda rata Imu 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le attività delle categorie interessate dalle restrizioni.
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