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Formazione, avanti tutta

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Accelerazione tecnologica e cambiamenti demografici delineano una incredibile sfida per il mondo del lavoro che parte dall’esigenza di trovare lavoratori capaci di accompagnare le transizioni e arriva alla sostenibilità stessa del sistema distributivo su cui poggia l’Italia. Nelle imprese c’è “fame” di competenze e il cambio di passo nella formazione è la strada maestra per rispondere a una domanda che non trova risposta nell’offerta.

Politiche attive sempre più centrali, quindi, insieme a orientamento e incremento del rendimento formativo, per allineare l’occupabilità all’evoluzione dell’organizzazione del lavoro. Come sottolineato durante il Forum annuale politiche attive organizzato lo scorso 18 luglio 2024 dalla Fondazione studi consulenti del lavoro, a mancare è il collegamento forte tra domanda e offerta di lavoro. Ma anche un adeguamento dei processi di acquisizione delle competenze.

«Nei prossimi anni si accentuerà ancora l’impiego delle persone adulte, per effetto del calo numerico dei giovani conseguente all’inverno demografico e perché la cosiddetta “silver generation” ha un’esperienza e una specializzazione che garantisce la resa del servizio richiesto», ha sottolineato il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca. «Ma attenzione – ha continuato De Luca – perché dovremo anche chiederci come distinguere la formazione per chi ha già una competenza specifica e per i più giovani. Ricordandoci che tra generazioni c’è una diversa cultura del lavoro che si riflette in una sostanziale differenza nella gestione dei rapporti di lavoro».

In una fase di competizione tra Paesi, che si accentuerà, «uno dei grandi problemi italiani nei prossimi anni sarà l’attrattività verso chi possiede le competenze», ha affermato il presidente Inapp, Natale Forlani, intervenendo al Forum. Il rischio, evidenziato dalla responsabile delle ricerche di categoria, Ester Dini, è che gli stessi processi di innovazione delle imprese siano rallentati per l’assenza di competenze.

Uno degli attuali problemi dell’educazione si annida nella capacità di essere funzionale, anche nelle sue declinazioni informali di trasferimento tra lavoratori, ha ricordato Forlani: «La capacità di legare i sistemi di formazione con gli ambienti dell’innovazione è molto importante», visto che nel futuro si prospetta la necessità di poter contare su un numero molto alto di “trasferitori di tecnologia”, cioè persone che sanno declinarla nei diversi sistemi produttivi, di una quota di lavoratori in grado di utilizzare quella stessa tecnologia per trasferirla agli utenti finali, siano essi professionisti od operai specializzati, e di una percentuale sempre più ridotta di chi si farà carico della fatica. In questo senso esiste un «problema di rigenerazione della popolazione attiva in termini quantitativi e qualitativi per sostenere l’attuale sistema distributivo in relazione all’aumento della popolazione anziana, del minor numero di famiglie che se ne farà carico e dei maggiori costi sociali. Ma al tempo stesso abbiamo grandissime opportunità: se lavoriamo per utilizzare al massimo le disponibilità presenti in termini di risparmio, tecnologie, risorse umane abbiamo a portata di mano una risposta positiva in termini di produttività e di reddito», ha concluso il presidente Inapp.

Sono molteplici le azioni in corso per agganciare la categoria dei consulenti del lavoro alle transizioni. Tra le prossime in calendario il webinar gratuito organizzato proprio dalla Fondazione studi per mercoledì 24 luglio, dalle 10 alle 11, dedicato all’impatto dell’intelligenza artificiale nella consulenza del lavoro.

Un seminario sull’importanza di acquisire competenze digitali e tecniche per restare competitivi sul mercato, con suggerimenti su percorsi formativi per l’aggiornamento e l’offerta di nuovi servizi all’interno del proprio studio. E poi ancora il consueto appuntamento con “Lo studio professionale 4.0”, che torna in aula il 9 settembre. Organizzato da Fondazione studi con il patrocinio Enpacl, il corso gratuito è strutturato in due moduli – a libera scelta in termini di date e orari – per approfondire l’utilizzo pratico degli applicativi Inps e sviluppare le competenze nell’ambito della comunicazione digitale come la brand reputation, il marketing, la cura del cliente e l’utilizzo di strategie di sviluppo del business.

Già aperte, inoltre, le iscrizioni per la nuova aula “Ispezioni del lavoro e previdenziali”, sempre dal 9 settembre e in modalità webinar. Due classi da sei lezioni ciascuna che si alterneranno fino al 3 dicembre per comprendere le fasi e i ruoli delle figure coinvolte in un’ispezione, gli ambiti applicativi dei poteri ispettivi, le diverse azioni di difesa preventiva, senza tralasciare le peculiarità della sospensione per lavoro sommerso e per le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro.

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