Gmo: va verificato il nesso causale tra accertate ragioni e mutamento organizzativo
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La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con ordinanza 5 novembre 2019, n. 28435, ha cassato con rinvio la sentenza d’Appello che riconosce la legittimità del licenziamento adottato per giustificato motivo oggettivo perché il giudice, una volta ritenuta la suddetta effettività di ragioni alla base del provvedimento, vale a dire il calo del fatturato aziendale, ha direttamente verificato la correttezza del procedimento di praticabilità del repêchage e del criterio di scelta in base all’anzianità professionale, senza tuttavia dare alcun conto del nesso causale tra le accertate ragioni e l’effettivo mutamento dell’assetto organizzativo attraverso la soppressione di un’individuata posizione lavorativa.
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