I primi chiarimenti dell’AE sulla c.d. flat tax incrementale 2023
L’Agenzia delle Entrate – con circolare del 28 giugno 2023, n. 18/E – ha chiarito chi può accedere al regime agevolato con aliquota fissa del 15% ex legge n. 197/2022, come determinare la base imponibile, quali sono i redditi da considerare e quali quelli da escludere.
Com’è noto, la c.d. “flat tax incrementale” è un regime opzionale, per il solo anno 2023, sostitutivo dell’IRPEF e delle relative addizionali regionale e comunale. Chi sceglie la flat tax applica un’aliquota fissa del 15% sulla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinati nel 2023 e il reddito d’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022.
Tra le altre cose, il documento di prassi in specie chiarisce come si determina la base imponibile: occorre calcolare la differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinati nel 2023 e il reddito d’importo più elevato (di impresa e di lavoro autonomo) dichiarato negli anni dal 2020 al 2022. A questa differenza si applica la franchigia del 5%, calcolata sul reddito più elevato del triennio. Sul reddito così determinato, nel limite massimo di € 40.000, si applica l’aliquota fissa del 15%.
L’ulteriore quota di reddito, non soggetta a imposta sostitutiva, confluisce nel reddito complessivo soggetto a tassazione progressiva IRPEF.