Il nuovo regime pensionistico: la bozza della legge di bilancio
Approdata alla Camera dei Deputati la legge di Bilancio 2023.
La bozza del documento – composto da 16 capitoli e 156 articoli – prevede una serie di disposizioni di carattere lavoristico, fiscale e previdenziale.
Da un punto di vista pensionistico, la legge di Bilancio 2023 dovrebbe prevedere l’uscita dal lavoro con un minimo di 62 anni di età e 41 anni di contributi da raggiungere entro il 31 dicembre 2023: quindi, la pensione anticipata cd. Quota 103.
Il requisito contributivo di 41 anni di versamenti può essere ottenuto anche in regime di cumulo, escludendo, però, i periodi maturati presso le casse professionali private.
L’assegno può avere un valore lordo mensile massimo non superiore a 5 volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente.
Quota 103 non può essere ottenuta immediatamente, alla maturazione dei requisiti utili, ma è necessario un periodo di attesa per la liquidazione della prestazione (cd. finestra), che inizia a trascorrere a partire dalla data di maturazione dell’ultimo requisito utile.
Nello specifico, le finestre sono pari a:
- 3 mesi, per i lavoratori del settore privato, sia dipendenti, che autonomi o parasubordinati;
- 6 mesi, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, previa presentazione della domanda di collocamento a riposo con un preavviso minimo di 6 mesi.
Per coloro che hanno già maturato i requisiti per la quota 103 al 31 dicembre 2022, la finestra si apre
- il 1° aprile 2023, se lavoratori del settore privato,
- il 1° agosto 2023, se dipendenti pubblici.