Il rapporto biennale slitta al 20 settembre
Due mesi di tempo in più per la compilazione e l’invio del rapporto biennale sulla situazione del personale. Con decreto 2 luglio 2024, pubblicato ieri sul sito internet, infatti, il ministero del lavoro proroga dal 15 luglio al 20 settembre la scadenza di presentazione del rapporto per il biennio 2022/2023.
Il rapporto. Il rapporto contiene le informazioni relative a professioni, stato delle assunzioni, formazione e promozione professionale, livelli, passaggi di categoria o qualifica, altri fenomeni di mobilità, licenziamenti, prepensionamenti e pensionamenti, retribuzione erogata. Spetta presentarlo a tutte le aziende, pubbliche e private, con più di 50 dipendenti nel complesso delle proprie sedi, dipendenze e unità produttive.
Il rapporto è comunque unico, con dettaglio delle anagrafiche delle varie unità produttive. Per l’attuale adempimento, le informazioni riguardano il biennio 2022/2023. Le aziende che occupano fino a 50 dipendenti possono redigere il rapporto su base volontaria.
Modalità di presentazione.
Il rapporto va redatto in modalità esclusivamente telematica, attraverso la compilazione online del nuovo modulo approvato dal decreto 3 giugno 2024. Sul portale del ministero del lavoro è disponibile apposito applicativo informatico.
La scadenza. Limitatamente al biennio 2022/2023 il termine d’invio è stato fissato al 15 luglio, ma in via ordinaria è fissato al 30 aprile dell’anno successivo. Con decreto 2 luglio il termine è stato ora differito al 20 settembre. Si ricorda, infine, che la mancata trasmissione del rapporto, dopo l’invito alla regolarizzazione da parte dell’ispettorato del lavoro (diffida ad adempiere entro 60 giorni), è punita con sanzione da 515 a 2.580 euro e, nei casi più gravi, anche dallo stop per un anno ai benefici contributivi fruiti dall’impresa.
L’Inl, inoltre, verifica la veridicità dei rapporti e, in caso di rapporto mendace o incompleto, applica una sanzione da 1.000 a 5.000 euro.