INAIL: infortunio mortale sul lavoro e responsabilità del coordinatore della sicurezza
La Cassazione – con sentenza 1° luglio 2021, n. 24915 – ha ribadito che, in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, il coordinatore per l’esecuzione, in quanto garante per la sicurezza dei lavoratori operanti nel cantiere edile, riveste una posizione di garanzia che affianca, in modo autonomo e indipendente, quella del datore di lavoro.
Nel dettaglio, la Suprema Corte ha precisato che il suddetto coordinatore non è tenuto anche ad un puntuale controllo, momento per momento, delle singole attività lavorative: pertanto, non può essere considerato responsabile dell’infortunio mortale di un lavoratore, occorso durante lavori di ristrutturazione di un immobile, essendo esimente il fatto che l’imputato abbia previsto nel piano di sicurezza e coordinamento (PSC) le misure precauzionali idonee e adeguate all’opera.