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La sentenza della CGUE sulla disparità di trattamento dei lavoratori frontalieri

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La Corte di Giustizia dell’Unione Europea – con sentenza del 16 maggio 2024 , relativa alla causa C-27/23 – ha ritenuto discriminatoria la legge nazionale (lussemburghese) che esclude il lavoratore frontaliero, residente in Belgio e che svolge attività lavorativa subordinata in Lussemburgo, dal diritto all’assegno familiare per il minore che gli è stato affidato da un’autorità giurisdizionale belga.

Nello specifico, la CGUE ha ritenuto ingiustificata la differenza di trattamento tra le seguenti categorie di minori:

  • quelli collocati in affidamento, aventi il loro domicilio legale e la loro residenza effettiva e continuativa presso i lavoratori cittadini dello Stato membro ospitante (Lussemburgo),
  • quelli aventi il domicilio e la residenza presso il lavoratore in questione (residente in Belgio).

Secondo la CGUE, infatti, si tratterebbe di una discriminazione indiretta basata sulla cittadinanza.

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