L’assoluzione nel procedimento penale non preclude il licenziamento per giusta causa
La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con ordinanza 31 gennaio 2022, n. 2871, ha stabilito che l’assoluzione del dipendente in sede penale non preclude l’opportunità del datore di lavoro di licenziarlo per giusta causa, atteso che la contestazione disciplinare a carico del lavoratore non è assimilabile alla formulazione dell’accusa nel processo penale, assolvendo esclusivamente alla funzione di consentire all’incolpato di esercitare pienamente il proprio diritto di difesa: essa va, quindi, valutata in modo autonomo rispetto a eventuali imputazioni in sede penale. Infatti, il procedimento penale e quello disciplinare operano su piani distinti e paralleli, con la conseguenza che laddove un dipendente sia assolto in sede penale nell’ambito di un procedimento vertente sui medesimi fatti su cui si basa un parallelo procedimento disciplinare, tali fatti conservano comunque rilevanza disciplinare e, quindi, il dipendente potrà in ogni caso essere legittimamente licenziato per giusta causa ove ne ricorrano i presupposti