Legittimità del licenziamento del dipendente che ritarda la guarigione dalla malattia
La Cassazione – con ordinanza 1° ottobre 2021, n. 26709 – ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa intimato al lavoratore dipendente che durante la malattia “ha tenuto uno stile di vita quotidiana idoneo a comprometterne la guarigione”.
A mente dell’art. 2104 cod. civ. “Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall’interesse dell’impresa e da quello superiore della produzione nazionale. Deve inoltre osservare le disposizioni per l’esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall’imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende”.
Al riguardo, la Suprema Corte ha precisato che la correttezza e buona fede risultano lese anche in presenza di meri comportamenti che mettono a rischio il rientro sul posto di lavoro del dipendente.