Legittimità del licenziamento per giusta causa
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La Cassazione – con ordinanza del 24 ottobre 2024, n. 27601 – ha affermato che rischia il licenziamento il lavoratore che pubblica sulla bacheca di un collega un post con toni offensivi e minacciosi nei confronti dei capi ai quali, nel caso di specie, aveva dato degli incompetenti e aveva promesso vendetta in caso di ripercussioni.
Nel dettaglio, la Suprema Corte ha reso noto che, nel caso di specie, in seguito dell’accertamento circa l’appartenenza del social contenente i contenuti offensivi al lavoratore in questione, deve essere confermata la legittimità del provvedimento espulsivo.
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