Licenziamento per giusta causa per aver contraffatto le firme
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La Cassazione – con ordinanza del 1° ottobre 2021, n. 26710 – ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa intimato al lavoratore dipendente delle Poste, reo di aver contraffatto le firme di due clienti.
Nello specifico, la Suprema Corte ha precisato che la giusta causa trova fondamento nella consapevolezza del dipendente che il suo comportamento sarebbe andato a ledere il rapporto di fiducia con il datore di lavoro ed anche con i clienti.
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