Licenziato il dipendente che svolge operazioni irregolari coinvolgendo gli ignari colleghi
La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con sentenza 12 maggio 2020, n. 8798, ha stabilito che integra gli estremi della giusta causa di licenziamento la condotta del lavoratore che, per far fronte a un proprio debito personale, pone in essere una serie di operazioni contrarie alle Leggi, regolamenti e doveri d’ufficio, carpendo la fiducia in lui riposta dagli altri colleghi in ragione sia della stima nutrita nei suoi confronti sia della posizione sovraordinata e di responsabilità rivestita dal medesimo in azienda. Nel caso di specie, il lavoratore licenziato, avente mansioni di responsabile gestione operativa, poneva in essere una serie di operazioni irregolari volte all’emissione di un vaglia postale senza immediato versamento della provvista e mediante il coinvolgimento spontaneo di altri dipendenti di cui aveva carpito la fiducia.