Lo sgravio contributivo si estende anche alle mamme autonome
Un bonus contributivo anche alle mamme lavoratrici autonome. Dal prossimo anno, infatti, se madri di due o più figli e finché un figlio compie 10 anni, beneficeranno dell’esonero parziale dei contributi per la pensione.
Dall’anno 2027 il bonus spetterà se madri di tre o più figli e fino ai 18 anni più piccolo. Lo prevede il ddl di bilancio 2025, quale misura tandem all’esonero alle mamme dipendenti. Tra le altre novità: rafforzamento bonus asili nido; estensione a tre mesi del congedo parentale all’80%; un bonus nascite.
Esonero mamme. La misura è fotocopia di quella vigente a favore delle sole dipendenti a tempo indeterminato, esclusi domestici, madri di almeno tre figli. Il bonus, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, è pari al 100% dei contributi per la pensione a carico del lavoratore (in genere 9,19%) fino al compimento di 18 anni del figlio più piccolo, nel limite annuo di 3.000 euro.
Il nuovo esonero della Manovra 2025 è a favore delle lavoratrici dipendenti escluse dal predetto bonus, nonché di quelle autonome che percepiscono reddito di lavoro autonomo, d’impresa o partecipazione, purché non in regime forfetario. Il nuovo bonus, la cui misura verrà fissata con decreto, spetta: negli anni 2025 e 2026, se madri di due o più figli, finché un figlio compie 10 anni; dall’anno 2027, se madri di tre o più figli, finché un figlio compie 18 anni. Bonus nascite.
La Manovra 2025 introdurrà una Carta per i nuovi nati, che riconosce 1.000 euro ai genitori in possesso di Isee fino a 40 mila euro (si veda ItaliaOggi del 17 ottobre). Asili nido.
La Manovra 2025 rafforzerà il bonus asili nido. Oggi l’importo è 3.600 euro se il nucleo ha Isee inferiore a 40mila e un altro figlio d’età inferiore a 10 anni; altrimenti è 1.500 euro.
Dal 2025 il bonus sarà 3.600 ai nuclei con Isee fino a 40.000 (non si applica la condizione della presenza di un figlio d’età sotto 10 anni); altrimenti 1.500 euro. Congedo all’80%. La Manovra 2025 introdurrà un terzo mese di congedo parentale indennizzabile all’80% della retribuzione (si veda ItaliaOggi del 17 ottobre).