Mancato aggiornamento tecnologico del lavoratore e danno da demansionamento
| News
La Cassazione – con ordinanza 10 febbraio 2025, n. 3400 – ha precisato che il mancato aggiornamento tecnologico incide sul danno da demansionamento per il lavoratore che opera in un settore in cui l’evoluzione tecnologica è repentina.
Nel dettaglio, la Suprema Corte – nel calcolo della liquidazione equitativa – deve aggiungerlo agli altri parametri quali la qualità delle mansioni, la durata della dequalificazione e la modalità della condotta del datore se il demansionamento si è protratto nel tempo.
In tal senso, l’onere della prova del danno spetta al lavoratore che può fornirla con elementi indiziari gravi, precisi e concordanti.
Articoli recenti
Unioncamere: i contributi per la certificazione di parità di genere
26 Febbraio 2025
Pubblicata in GU la legge di conversione del decreto “Milleproroghe”
26 Febbraio 2025
TFR: definito dall’ISTAT il coefficiente di gennaio 2025
24 Febbraio 2025