Mancato rispetto procedure aziendali e legittimità licenziamento dirigente
La Cassazione – con ordinanza del 15 novembre 2021, n. 34425 – ha affermato che deve ritenersi legittimo il licenziamento del dirigente che non rispetta le procedure aziendali e assume comportamenti fortemente conflittuali nei confronti del datore di lavoro.
Com’è noto, il licenziamento del dirigente trova la sua disciplina negli artt. 2118 e 2119 cod. civ., che prevedono l’obbligo del preavviso oppure di corrispondere la relativa indennità sostitutiva nell’ipotesi di recesso dal contratto a tempo indeterminato, salvo sussista una giusta causa di recesso, che esclude tale obbligo.
Altresì, non trova applicazione il regime di decadenza legato all’impugnazione del licenziamento (termine di 60 giorni per l’impugnazione stragiudiziale e termine di 180 giorni, da tale impugnazione, per l’introduzione del giudizio).
Nel caso in commento, la Suprema Corte ha precisato che i comportamenti contestati, specie se rapportati al comportamento di un dirigente, appaiono assolutamente idonei a ritenere giustificato il recesso, per cui è sufficiente una ragione obiettiva e pretestuosa.