Mobbing: necessario dimostrare il comportamento vessatorio ripetuto del datore
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La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con ordinanza 9 giugno 2020, n. 10992, ha stabilito che, in materia di lavoro, non basta l’esistenza di un atto illegittimo per provare il mobbing nei confronti del lavoratore. La presunta vittima, infatti, deve dimostrare l’esistenza effettiva di un comportamento complessivamente vessatorio tenuto dall’impresa nei suoi confronti, nonché la ripetitività e non sporadicità di tale comportamento.
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