Nocività dell’ambiente di lavoro: danno alla salute
La Cassazione – con ordinanza 17 gennaio 2022, n. 1269 – ha ribadito che spetta al lavoratore l’onere di dimostrare di aver subito un danno alla salute dovuto all’ambiente di lavoro.
Com’è noto, l’art. 2087 cod. civ. recita “L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
Nel caso oggetto della sentenza, il lavoratore dovrà provare, oltre all’esistenza del danno, anche la nocività dell’ambiente di lavoro e il nesso causale tra i due elementi.
Al riguardo, la Suprema Corte ha precisato che solo se il lavoratore avrà fornito tale prova, sussisterà per il datore di lavoro l’onere di dimostrare l’adozione di tutte le cautele atte ad evitare il realizzarsi del danno e che questo si è realizzato indipendentemente dal rispetto degli obblighi di sicurezza.