Non corretto utilizzo della carta di credito aziendale e legittimità del licenziamento
La Cassazione – con ordinanza del 15 marzo 2023, n. 7467 – ha ricordato che il rapporto di lavoro è basato sul patto di reciproca fiducia, il quale permette di evitare un controllo assiduo del datore di lavoro sul dipendente.
In tal senso, deve ritenersi legittimo il licenziamento intimato dal datore di lavoro alla propria dipendente, poiché in seguito alla redazione del bilancio annuale, si è reso conto che la stessa sosteneva spese personali con la carta di credito aziendale.
Al riguardo, la Suprema Corte ha precisato che, ancorché il datore di lavoro non abbia provveduto a controllare mensilmente i giustificativi di spesa consegnati dalla lavoratrice, tuttavia non è imputabile il legittimo affidamento posto dal datore al corretto utilizzo degli strumenti di lavoro da parte della dipendente.