Norme Ue sulla parità di retribuzione tra uomini e donne
Si è svolto ieri presso l’Aula di Montecitorio l’esame della proposta di legge C. 522-A, contenente modifiche all’art. 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna (D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198), in materia di rapporto sulla situazione del personale.
L’art. 1 della proposta comprende tra le discriminazioni indirette anche gli atti di natura organizzativa e oraria che, modificando l’organizzazione delle condizioni e il tempo del lavoro, mettono la lavoratrice in una posizione di svantaggio o ne limitano lo sviluppo di carriera rispetto alla generalità degli altri lavoratori, in ragione del sesso, dell’età anagrafica, delle esigenze di cura personale o familiare (si pensi ad esempio a quanto accade in alcune aziende nelle quali le riunioni sono fissate in orari del pomeriggio “difficili” da conciliare con la vita familiare della lavoratrice).