Nullità del licenziamento disciplinare se la motivazione sottesa è extralavorativa
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La Cassazione – con ordinanza del 23 febbraio 2023, n. 5599 – ha stabilito la nullità del licenziamento disciplinare intimato all’operaio, sorpreso con dell’hashish durante la pausa pranzo.
Al riguardo, la Suprema Corte ha ritenuto sproporzionata la sanzione espulsiva rispetto al fatto contestato (stante il fatto che era una vicenda extralavorativa) ed ha condannato l’azienda alla reintegrazione del dipendente e al risarcimento pari a 12 mensilità della retribuzione globale di fatto.
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