Pubblico impiego: inquadramento e parità di trattamento
La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con sentenza 18 maggio 2020, n. 9089, ha stabilito che le Amministrazioni pubbliche garantiscono ai propri dipendenti parità di trattamento contrattuale, sia nell’ambito del sistema di inquadramento previsto dalla contrattazione collettiva sia vietando trattamenti migliorativi o peggiorativi a titolo individuale, tuttavia ciò non costituisce parametro per giudicare le differenziazioni operate, in quanto la disparità trova titolo non in scelte datoriali unilaterali lesive della dignità del lavoratore, ma in pattuizioni dell’autonomia negoziale delle parti collettive, le quali operano su un piano tendenzialmente paritario e sufficientemente istituzionalizzato a tutelare il lavoratore in relazione alle specificità delle situazioni concrete.